SBBGR
Depurazione acque con il sistema SBBGR
L’obiettivo del progetto è la promozione di un nuovo sistema con l’acronimo SBBGR (Sequencing Batch Biofilter Granular Reactor) in grado di depurare le acque di scarico con elevata efficacia, minima produzione di fango e riduzione della superficie dell’impianto di trattamento delle acque reflue. Lo studio della tecnologia SBBGR è stato portato avanti su un impianto in scala pilota presso IRSA-CNR.
Il sistema SBBGR si basa su un biofiltro a funzionamento discontinuo nel quale le varie fasi del trattamento biologico (rimozione del carbonio, rimozione dell’azoto e sedimentazione) si susseguono nella stessa unità con sequenza temporale anziché avvenire contemporaneamente in unità dedicate come negli impianti tradizionali a fanghi attivi. La potenzialità del sistema SBBGR è attribuibile alle particolari caratteristiche della biomassa che nelle condizioni operative cresce sotto forma di granuli ad elevata densità, anche 4 o 5 volte maggiore di quella dei tradizionali fanghi attivi.
L’elevata densità consente di avere maggiori concentrazioni di biomassa con risvolti positivi sulle capacità di trattamento e sulla produzione di fango. Nel caso dei reflui urbani, il sistema SBBGR potrebbe sostituire l’intera linea acqua del depuratore e parte della linea fanghi. I limiti che caratterizzano i processi a fanghi attivi ed a biomassa adesa vengono abbattuti dal sistema SBBGR, più vantaggioso in termini di compattezza di impatto, flessibilità operativa, produzione di fango e costi operativi.
MULESL
Un sistema innovativo per la depurazione di fanghi
Un nuovo sistema biologico, il cui acronimo è MULESL (Much Less Sludge) è stato sviluppato dall’istituto di ricerca dell’acqua CNR italiano e la società C.I.S.A..
MULESL può essere ottenuto convertendo lo stadio biologico del WWTP (Waste Water Treatment Plant) convenzionale e permette di trasformare il fango attivo esistente in un particolare tipo di fango costituito da biofilm e granuli legati in un materiale plastico poroso.
Grazie alle sue caratteristiche fisiche e di biomassa, MULESL permette di ottenere la separazione della biomassa dalla fase liquida contestualmente al trattamento, permettendo così di raggiungere un’elevata concentrazione di biomassa senza la necessità di una fase di sedimentazione.
Nel 2016 il primo impianto dimostrativo in scala reale basato sul sistema MULESL (3,500 PE) è stato progettato e realizzato a Putignano WWTP (Italia), mediante adeguamento di un’unità AS esistente. L’impianto è entrato in funzione alla fine del 2017.
Nel 2016 C.I.S.A. è risultata vincitrice del progetto “Il Mangiafanghi” finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Bando “Aiuti a sostegno dei Cluster Tecnologici Regionali. Nell’ambito di tale progetto C.I.S.A. si è occupata della progettazione, realizzazione, avviamento, conduzione e gestione di un dimostratore di soluzione SBBGR (Sequencing Batch Biofilter Granular Reactor).
Nel 2021, il progetto ha ricevuto il Premio Innovazione Sostenibile Puglia come “Migliore innovazione di processo ecosostenibile” e nell’anno 202, a Milano, il Premio Innovazione SMAU Anno XV (Eccellenza italiana modello di Innovazione per le imprese e Pubbliche Amministrazioni).